la prima volta....
Inviato: mer 28 mag 2014, 9:26
Era lì, rossa e lucidata. Il rivenditore mi sorride e mi da in mano le chiavi.
Le stringo come per la paura di farle cadere...
Apro la portiera e sento la chiusura centralizzata fare il suo mestiere senza esitazioni.
Salgo in macchina e sento il classico aroma di un'auto lavata all'interno posteggiata al sole.
La moquette pulita come nuova... abbasso i finestrini e l'aria riporta la temperatura a livelli
più accettabili.
Inserisco la chiave nel quadro, giro e osservo le luci del cruscotto. Tutto regolare tranne
il serbatoio: praticamente vuoto.
Frizione a fondo e l'accendo. Sento il quattro cilindri partire all'istante e girare regolare.
Mi trovo incastrato tra due auto ferme... davanti ho un metro... a sinistra due....
Il rivenditore mi fa cenno di fare manovra lì.
Lo guardo sorpreso.. mi guardo attorno... mi dico che lo spazio è troppo ridotto.
Ma ovviamente avrà ragione lui.
Appoggio il palmo di una mano al volante dopo aver inserito la prima, provo a sterzare
ma abituato al servosterzo la mano scivola sul volante immobile.
Lo serro con due mani e comincio la manovra, prima retro, prima, retro prima, retro,
prima e sono fuori dal concessionario. Sono sette km per arrivare a casa...
comincia una nuova avventura... Improvvisamente mi ritrovo 20 anni indietro...
quando guidavo un Renault 5 1100 che andava ad olio (e un po' di benzina).
Tutto è semplice, tutto è ovvio. Niente è indispensabile. Improvvisamente mi rendo conto
che servosterzo, cruise control, aria condizionata bizona, controllo trazione e quant'altro
non serve. Mi trovo in una nuova dimensione.
Un nuovo modo di andare in auto. Faccio la strada sorridendo ad ogni sobbalzo,
all'eccessivo rumore, alla semplicità, a quanto tutto è a portata di occhio e di mano.
Sorrido ad ogni rotonda, quando il sottosterzo e le gommine 135 mi obbligano ad addolcire
le traiettorie.
Sorrido quando arrivo a casa, apro il cancello e porto a riposare la nuova piccola.
Sorrido quando scendo e sento cigolare un po' la portiera, pensando a quando le metterò
un po' di grasso nei cardini e quando apro il cofano e vedo il motore, non coperture in plastica
da farti impazzire per riuscire a mettere il tergivetro.
Allungo la mano e lo sento caldo, un po' sudato ma sicuramente contento.
Sorrido quando infine mi allontano, sentendomi un po' papà verso una figlia che ha bisogno
di piccole attenzioni...
Le stringo come per la paura di farle cadere...
Apro la portiera e sento la chiusura centralizzata fare il suo mestiere senza esitazioni.
Salgo in macchina e sento il classico aroma di un'auto lavata all'interno posteggiata al sole.
La moquette pulita come nuova... abbasso i finestrini e l'aria riporta la temperatura a livelli
più accettabili.
Inserisco la chiave nel quadro, giro e osservo le luci del cruscotto. Tutto regolare tranne
il serbatoio: praticamente vuoto.
Frizione a fondo e l'accendo. Sento il quattro cilindri partire all'istante e girare regolare.
Mi trovo incastrato tra due auto ferme... davanti ho un metro... a sinistra due....
Il rivenditore mi fa cenno di fare manovra lì.
Lo guardo sorpreso.. mi guardo attorno... mi dico che lo spazio è troppo ridotto.
Ma ovviamente avrà ragione lui.
Appoggio il palmo di una mano al volante dopo aver inserito la prima, provo a sterzare
ma abituato al servosterzo la mano scivola sul volante immobile.
Lo serro con due mani e comincio la manovra, prima retro, prima, retro prima, retro,
prima e sono fuori dal concessionario. Sono sette km per arrivare a casa...
comincia una nuova avventura... Improvvisamente mi ritrovo 20 anni indietro...
quando guidavo un Renault 5 1100 che andava ad olio (e un po' di benzina).
Tutto è semplice, tutto è ovvio. Niente è indispensabile. Improvvisamente mi rendo conto
che servosterzo, cruise control, aria condizionata bizona, controllo trazione e quant'altro
non serve. Mi trovo in una nuova dimensione.
Un nuovo modo di andare in auto. Faccio la strada sorridendo ad ogni sobbalzo,
all'eccessivo rumore, alla semplicità, a quanto tutto è a portata di occhio e di mano.
Sorrido ad ogni rotonda, quando il sottosterzo e le gommine 135 mi obbligano ad addolcire
le traiettorie.
Sorrido quando arrivo a casa, apro il cancello e porto a riposare la nuova piccola.
Sorrido quando scendo e sento cigolare un po' la portiera, pensando a quando le metterò
un po' di grasso nei cardini e quando apro il cofano e vedo il motore, non coperture in plastica
da farti impazzire per riuscire a mettere il tergivetro.
Allungo la mano e lo sento caldo, un po' sudato ma sicuramente contento.
Sorrido quando infine mi allontano, sentendomi un po' papà verso una figlia che ha bisogno
di piccole attenzioni...